Close
14 Febbraio 2014
Feng ShuiCasa

La porta d’ingresso secondo il Feng Shui

La porta d'ingresso secondo il Feng Shui

Ingresso abitazioneL’ingresso è … la bocca dell’abitazione!

Nel Feng Shui, spesso l’ingresso dell’abitazione o dell’edificio è assimilato alla bocca. Partiamo da questa analogia – meno banale di quanto sembra –  per spiegare la funzione dell’ingresso e della facciata, e come si possono ottimizzare utilizzando il Feng Shui.

La funzione principale della bocca è mangiare, preferibilmente cibo sano e nutriente. Per mangiare, devo avere davanti a me un piatto. Inoltre, affinché io sia effettivamente in grado di assumere il cibo, devono sussistere quattro condizioni:

  •  il piatto deve essere pieno!
  •  il cibo deve essere buono
  •  devo essere in grado, in qualche modo, di portare il cibo dal piatto alla bocca
  •  la bocca deve poter accettare il boccone

Prima di partire, però, facciamo alcune precisazioni. Esistono tipologie abitative molto differenti, tutte considerate e analizzate nel Feng Shui: dalla villa con giardino, alla bi(tri-)familiare, alla casa a schiera, al negozio, l’ufficio o l’appartamento. Per alcune di queste tipologie (per esempio negozi, uffici, appartamenti) sarà molto importante l’area di fronte alla porta d’ingresso; per altre tipologie (come le case indipendenti e simili), sarà più significativo il cancello d’ingresso alla proprietà o l’area antistante la facciata.

Nel seguito, tratteremo come equivalenti queste situazioni, e sarà compito del lettore adattarle alla sua situazione personale. E ora… partiamo![divider]

La facciata e l’area antistante: il piatto

Avvicinandomi all’abitazione, indipendentemente che si tratti di un condominio, un edificio o una casa privata, oppure un negozio o un ufficio, sarò probabilmente accolto dal lato della facciata. La facciata dovrebbe presentare più apertura che il retro, e comunque avere di fronte a sé uno spazio sufficientemente ampio in proporzione all’edificio o alla casa in esame. Questo spazio è proprio il nostro “piatto”, che nel Feng Shui si chiama l’ “ombra dell’edificio”.

Innanzitutto, il piatto deve essere proporzionato all’edificio. Una casa piccola avrà bisogno di un piatto piccolo; un grande edificio avrà bisogno di una grande piazza, che offra respiro.

Nel Feng Shui, la prima verifica da fare è quindi: la zona antistante l’abitazione è appropriata? A questo scopo possiamo investigare: quest’area è sufficientemente grande? È sufficientemente delimitata? È utilizzata? È attiva?[divider]

L’importanza delle strade

Abbiamo anche detto che – per una buona disposizione degli spazi secondo il Feng Shui –  il piatto deve essere pieno, perché altrimenti non vi è nulla di cui nutrirsi. Ciò significa che l’area antistante l’abitazione deve essere opportunamente servita dalle strade che conferiscono proprio in quel punto. Ci dobbiamo quindi chiedere se queste strade siano di larghezza sufficiente; oppure, se piccole, se siano in numero sufficiente. Si può anche verificare se la direzione del traffico si muove verso la facciata, o in modo da evitarla.[divider]

Il caso del Vaticano

Un esempio dell’importanza di quest’ultima considerazione riguarda la struttura Feng Shui del Vaticano, a Roma. A un certo punto della storia della Basilica e di Piazza San Pietro, si è reso necessario tagliare il quartiere adiacente (composto di abitazioni e piccole stradine) con una strada grande, rettilinea, frontale e perpendicolare alla basilica di San Pietro: Via della Conciliazione. Solo una struttura stradale di questo tipo poteva essere sufficientemente forte da nutrire un edificio così grande e imponente.
Contrariamente a quello che può pensare chi si interessa di Feng Shui a livello dilettantistico, questa strada non costituisce affatto uno Sha Qi per il Vaticano (uno Sha Qi è una configurazione rettilinea percepita come pericolosa). Anzi, è fondamentale perché porta il nutrimento necessario. In questo caso, è molto meglio una strada rettilinea e centrale piuttosto che un percorso sinuoso.

Via della conciliazione past present

Non bisogna infatti pensare che il Feng Shui funzioni sempre nello stesso modo, per tutti. Questo è un approccio troppo ingenuo, tipico di chi non usa professionalmente il Feng Shui. Costruire percorsi curvilinei, sinuosi, e inserire elementi che tendono a rallentare l’andatura, non è sempre e comunque la cosa giusta! A volte abbiamo bisogno di strutturare lo spazio in modo netto, per conferirgli alcune specifiche sensazioni. Nel caso del Vaticano, la forza dell’edificio e l’abbraccio frontale delle due ali, insieme a molti altri elementi sottili, permettono non solo di resistere alla pressione data dall’allineamento di Via della Conciliazione, ma anzi di sfruttare questa pressione a proprio vantaggio!

C’è Feng Shui e Feng Shui!

Il Feng Shui, infatti, è anche fatto di linee rette! Anzi, un vero esperto sa benissimo quando è necessario usare una linea retta, e quando invece è necessario utilizzare altre forme. Perché limitarsi al solo uso di linee curve? Le linee curve rappresentano l’aspetto yin; le linee rette l’aspetto yang. Per avere armonia bisogna bilanciare entrambi.

Un grande edificio ha bisogno di forti flussi, e non c’è niente di meglio di una strada rettilinea per fornire questo tipo di sensazione. Senza Via della Conciliazione così com’è, il Vaticano non avrebbe potuto essere quello che è oggi, e detenere un tale potere.[divider]

Per le attività lavorative …

È chiaro che se queste due condizioni (area antistante + strade) non si verificano, vi possono essere dei problemi. In particolare, queste condizioni sono essenziali per le attività lavorative. Secondo il Feng Shui, se:

  • anteriormente all’edificio, lo spazio non è proporzionato, così che si ha una sensazione di ristrettezza, di limitazione, oppure
  • i percorsi che portano in questa zona non sono sufficienti, oppure presentano altri problemi

allora, un’attività lavorativa avrà difficoltà a svilupparsi.
Nel seguito vedremo come è possibile intervenire, utilizzando il Feng Shui.

Il piatto può essere pieno… ma il cibo è davvero buono?

Veniamo ora al secondo punto della nostra similitudine Feng Shui: il cibo deve essere buono. Eh sì: perché, anche se l’area antistante l’abitazione è adeguata come grandezza, potrebbe ricevere, contenere e poi trasmettere sensazioni inadatte. Paragonando i flussi stradali allo scorrere dell’acqua, in questo caso si direbbe che è presente acqua stagnante oppure – all’opposto – potrebbe essere troppo forte e dirompente; oppure ancora si possono manifestare altre possibilità.

Ad esempio, se un’abitazione è costruita su una sella, o su un crinale, e il cancello della proprietà è posizionato proprio nel punto più alto, di modo che la strada sale da un lato, arriva di fronte all’ingresso, per poi ridiscendere dall’altro, può verificarsi il caso che non ci sia uno spazio sufficiente per l’accumulo e la sosta. Con questa conformazione, si avrà sempre la sensazione di non avere mai abbastanza, o di non poter mai accumulare abbastanza. E con questa sensazione entreremo in casa, ogni giorno… È come un piatto in cui ci sono solo degli avanzi della minestra, perché il piatto non ha i bordi!

In questo caso, visto che in genere non si può lavorare sul suolo pubblico, è necessario arretrare il cancello (o la porta d’ingresso, creando una bussola), sempre allo scopo di definire un luogo piano e delimitato che permette di compensare la pendenza della strada.

Ingresso abitazione2Si Qi = sensazione di malattia

Se l’area antistante l’edificio è trascurata, abbandonata, oppure vi sono degli edifici in rovina o altri elementi sgradevoli, la sensazione che ci accompagna entrando nell’abitazione è di trasandatezza, di perdita di occasioni, di possibilità sprecate. Le persone cercano di evitare quest’area, e chi occupa l’abitazione evita di osservarla perché la vista non è gradevole. È come un piatto di cibo avariato.

In questo caso è necessario ripulire l’area antistante l’ingresso, se possibile. Se invece non è possibile (ad esempio, la porta d’ingresso dà su un’area abbandonata di altro proprietario), è necessario intervenire in modo opportuno, ma non esiste una regola generale e ogni caso va valutato singolarmente. 

Le frecce segrete

Se un’abitazione riceve energia da una strada rettilinea, centrale o laterale, e giungendo presso l’abitazione non c’è uno slargo, né un’area deputata a rallentare e calmare il flusso, questo può essere pericoloso, perché la percezione profonda della struttura spaziale indica un forte pericolo da quella direzione. In questo caso, nel Feng Shui parliamo di “Sha Qi”. Questa situazione generalmente non è buona, e la gravità dello Sha può essere valutata osservando la proporzione tra l’edificio, la larghezza e la lunghezza del tratto rettilineo di strada.
Più abbiamo la sensazione che l’edificio sia troppo piccolo rispetto alla strada, più forte è lo Sha. Naturalmente, vi sono molti altri elementi da tenere presente per valutare uno Sha, come la presenza di alberi, la forma la disposizione degli alberi, la presenza di arredi urbani, il senso del traffico, l’eventuale inclinazione della strada, eccetera: il Feng Shui non va fatto con le regole dei libri o dei corsi, ma con il corpo! Nel nostro paragone, è come se ci riempissero il piatto con un tale impeto che il cibo ci schizza addosso.

In questo caso, è necessario proteggere l’edificio con opportuni accorgimenti, ad esempio inserendo elementi esterni d’arredo urbano che interferiscano o blocchino l’allineamento pericoloso.

Ingresso abitazione3Il piatto bucato

Se un edificio non ha un’area pianeggiante sufficientemente ampia per le necessità degli occupanti, si ha nuovamente una sensazione di ristrettezza, che può portare a ‘ristrettezze’ nella vita (economiche, ma non solo). Se l’area presenta buchi o discese ripide si attiva immediatamente la sensazione di perdita: qualsiasi cosa finisca nel buco – per esempio, l’acqua nel nostro paragone – non si può più recuperare. Peggio ancora se i ‘buchi’ sono proprio sul percorso che porta all’ingresso. È come avere un piatto troppo piccolo, o bucato. Questa situazione può facilmente indicare difficoltà economiche, o spese sempre maggiori delle entrate.

Se il piatto è troppo piccolo, si avrà sempre la sensazione di insoddisfazione, di non poter accumulare mai abbastanza.

In questo caso è necessario esaltare e impreziosire l’area dell’ingresso utilizzando colori forti. Inoltre l’ingresso va sempre tenuto pulito e sgombro.

Se il piatto è bucato (ad esempio, l’ingresso di un negozio si apre su una grossa griglia forata), è necessario creare un “ponte”, oppure chiudere la griglia con un tappeto, uno zerbino o un elemento simile.

Il piatto bloccato

Se, tra l’abitazione e l’area antistante, vi è una siepe troppo alta, oppure un muro imponente, ciò significa che è difficile accedere all’area di accumulo. In questo caso vi può essere un blocco. Per i privati, questo può essere un aspetto non particolarmente problematico, anzi a volte può indicare il desiderio di mantenere una maggiore privacy, oppure di essere difficilmente reperibili. Ma per un’attività lavorativa (tranne rare eccezioni), questo può essere un grosso problema. È come avere un piatto con un coperchio che ha solo un piccolo buco, e per mangiare possiamo solo introdurre la forchetta dentro questo buco.

In questo caso, il collegamento tra l’area di accumulo e la porta d’ingresso riveste la massima importanza e deve essere attentamente studiato insieme a un esperto di Feng Shui.

Il piatto vuoto

Se l’area antistante l’edificio è proporzionata e ben tenuta, ma malamente servita dalle strade, si avrà una sensazione di abbandono, di povertà, di isolamento. Anche in questo caso potremmo avere problemi di carenza. Il cibo è buono, ma il piatto è quasi vuoto! Bisogna contentarsi di quel poco che c’è.

In questo caso, non si può fare troppo affidamento sulle strade e sui percorsi che portano all’area antistante l’edificio. È necessario “prodursi da soli” il cibo. Questo tipo di struttura è adatta per alcune specifiche attività lavorative.

Se invece le strade sono adeguate, ma l’area antistante l’edificio è troppo piccola o addirittura mancante, siamo in una situazione simile: c’è poco cibo. In questo caso, c’è la sensazione di non potersi fermare e non poter accumulare: ancora ristrettezza. È come quando aspettiamo che il cameriere ci serva, ma quando arriva… porta sempre il piatto a qualcun altro!

Gli interventi si concentreranno sull’obiettivo di ampliare la percezione dello spazio di quest’area, e sulla possibilità di ricreare un flusso stabile e armonico verso l’interno.

E per le attività lavorative?

Per un appartamento, questa analisi deve essere effettuata in primo luogo per il condominio, e solo successivamente per l’appartamento stesso, prendendo in considerazione la porta d’ingresso e l’area antistante, sul pianerottolo ove si affaccia la porta stessa. In genere, gli appartamenti costruiti negli ultimi 30-40 anni non hanno questo problema, ma quelli precedenti possano averlo, soprattutto nei centri storici medievali di piccoli paesi.

Per un negozio, occorre osservare l’area antistante la facciata, le vetrine o l’ingresso. Per un ufficio o uno studio professionale situato in uno stabile, bisogna comportarsi in modo analogo all’appartamento.

Per un palazzetto, occorre effettuare un’analisi simile a quella di una abitazione. A volte sono necessari strumenti avanzati per effettuare un’analisi corretta.

Per una grande struttura, come un centro commerciale o un palazzo, il discorso può essere differente ed è necessaria la valutazione e l’intervento di un professionista.

Se la valutazione è favorevole, ciò significa che non bisogna intervenire sugli esterni, almeno per quanto riguarda questo aspetto. Se, invece, la valutazione è sfavorevole, occorrerà agire in qualche modo per risolvere la situazione, o quanto meno per armonizzare al meglio i flussi che concorrono verso l’area dell’ingresso.

Bene, anche per questa volta abbiamo finito: aspettiamo i vostri commenti qui sotto!

Feng Shui porta ingresso

Penso che il mio viaggio nel Feng Shui sia iniziato quando, da piccolo, mi sono chiesto: ma perché le città sono tanto brutte? Possibile che non facciano stare male nessun altro oltre a me? Possibile che nessuno preferisca forme e colori più gradevoli, più morbidi?