Un nostro lettore, Fulvio, ci ha posto una domanda su un tema molto importante nel Feng Shui perché molto basilare, ma spesso equivocato. Fulvio ha gentilmente acconsentito a pubblicare la sua domanda:
Salve, sono un giovane architetto e mi sto avvicinando per la prima volta al Feng Shui.
Sarei interessato in futuro a partecipare ad un corso professionale da voi organizzato e intanto mi sto preparando leggendo alcuni libri specifici. Volevo porvi una domanda che mi turba e sulla quale i libri non danno spiegazione chiara.
Il Drago Verde si trova a est o a ovest? Ho letto che per la sfera yang (cioè nel residenziale) si devono invertire l’ordine degli animali celesti, mettendo il Drago a ovest e la Tigre ad est…mentre nella sfera yin sono Drago ad est e Tigre ad ovest.
Potete darmi una breve risposta per togliermi ogni dubbio?
Ho risposto molto volentieri perché capisco benissimo la confusione: su questo argomento i testi sono abbastanza…beh, confusi, quindi penso che le perplessità di Fulvio siano condivise da molti. La maggiore fonte dei problemi è che molti testi di Feng Shui associano erroneamente gli animali alle direzioni, di solito in questo modo:
Tartaruga Nera – nord
Fenice Rossa – sud
Drago Verde – est
Tigre Bianca – ovest
C’è un motivo per cui gli animali possono teoricamente essere associati alle direzioni cardinali…
…ma la prima cosa da capire è che quando svolgo l’analisi di un immobile in pratica, gli animali vengono determinati esclusivamente in base alla forma dell’immobile.
La Scuola degli Animali porta questo nome non solo e non tanto perché utilizza degli animali come simboli (cosa che peraltro fanno moltissime altre tecniche), ma perché deriva dall’osservazione del comportamento degli animali, e in particolare dei mammiferi terrestri di taglia piccola e media, simile a quella dell’uomo.
Senza addentrarci in lunghe spiegazioni (per quelle, siete cordialmente invitati al nostro Corso Base!), possiamo dire che la Scuola degli Animali si basa sull’identificazione tra l’animale e la sua tana. La tana è tutto ciò che protegge l’animale nel suo momento di massima vulnerabilità (il sonno, o lo stato neonatale), e viene costruita in modo perfettamente aderente alle sue caratteristiche fisiche.
Ad esempio, la tana del castoro, grande nuotatore, è raggiungibile solo da un’unica entrata subacquea.
Le tane degli esseri umani si sono evolute lungo i millenni rispecchiando una struttura di fondo: quella del loro stesso corpo.
È facile osservare che le abitazioni tradizionali sono quasi sempre provviste di un retro e una facciata ben definiti, che corrispondono al lato posteriore e anteriore del corpo umano. Il lato posteriore del corpo è quello più solido, più “chiuso”, su cui sono posizionati i muscoli più grandi e spessi, e la colonna vertebrale che sostiene tutto il busto.
Il lato anteriore è quello più “permeabile” agli stimoli del mondo esterno, quello dove sono posizionati gli organi di senso. Interagiamo con il mondo esterno frontalmente, grazie agli arti superiori. È il lato che “orientiamo” verso la porzione di realtà che ci interessa, e verso cui avanziamo.
In modo corrispondente, la facciata degli edifici è molto spesso il lato con più aperture sull’esterno (compresa tendenzialmente anche la porta principale), il lato più rifinito e caratterizzato.
Dalla corrispondenza tra il retro e la “facciata” del corpo umano e quelli degli edifici, fondamentale per tutto il Feng Shui, derivano le associazioni di Tartaruga (ciò che vedo dal retro) e Fenice (ciò che vedo dalla facciata).
La Tartaruga rappresenta la forza vitale disponibile, il sostegno, la salute fisica, gli eventi passati che mi hanno formato e portato dove sono oggi, gli anziani, la possibilità di accumulare e proteggere le risorse che mi procuro, eccetera.
La Fenice è associata all’espressione del potenziale riflesso nella Tartaruga: il futuro degli abitanti (la direzione verso cui sto andando!), e quindi alla lungimiranza, alla capacità di “farsi strada”, alle risorse a cui abbiamo accesso, ai giovani (il “futuro” degli abitanti) e a molto altro.
Di solito, nessuno ha problemi a capire le associazioni di Tartaruga e Fenice. Come vedete, qualche problema in più nasce da Drago e Tigre…
Ma cominciamo a dire come si individuano i quattro animali.
Immaginate che il vostro corpo sia una casa. La Tartaruga Nera è quello che avete dietro di voi. La Fenice Rossa è quello che avete davanti. Il Drago Verde è quello che avete alla vostra sinistra. La Tigre Bianca è quello che avete alla vostra destra.
Ora: voi potete orientare il corpo in qualsiasi direzione, giusto?
Se vi rivolgete a nord, come nell’immagine qui in basso, il Drago Verde cade a ovest, la Tigre Bianca ad est. Se vi rivolgete a sudovest, il Drago Verde cade a sudest, la Tigre Bianca a nordovest.
Nello stesso modo, possiamo posizionare un edificio sul territorio in modo che la facciata sia a sud (1), o sudovest (2), o ovest (3), o nordovest, eccetera. Possiamo orientarlo su qualsiasi direzione, che sarà la direzione della sua Fenice; gli altri animali si troveranno nelle rispettive posizioni “a croce”.
Il punto è che i quattro animali sono quattro aree dello spazio identificate rispetto al centro dell’abitazione, che vengono perciò determinate in base alla sua forma, NON alle direzioni cardinali.
Il che è del tutto logico: se la Fenice Rossa si trovasse sempre, poniamo, a sud – come spesso si legge erroneamente – e se proprio a sud vi fosse un lato dell’immobile completamente chiuso, avrei la Fenice completamente cieca. Per definizione, questo è impossibile, perché la Fenice è l’area antistante la facciata, e come può un lato cieco essere la facciata dell’immobile?!
Per determinare la posizione degli animali devo procedere in questo modo:
1. Individuo l’asse fronte-retro dell’immobile, che nella nostra scuola chiamiamo asse primario.
I criteri per individuare correttamente l’asse primario di un immobile sono molti e delicati. Finché non decidete di investire nel nostro Corso Base, provate così: immaginate che l’immobile sia una persona o un animale, e chiedetevi, come è posizionato l’animale? Quale lato è la “seduta”, quale è la direzione in cui si rivolge?
2. L’area sul retro è la Tartaruga Nera; ciò che vedo dalla facciata è la Fenice Rossa.
Guardando dall’interno verso l’esterno dell’abitazione verso la Fenice, sulla sinistra ho il Drago Verde, sulla destra la Tigre Bianca.
Se poi voglio vedere a quale direzioni corrispondono gli animali per il mio immobile…
3. Con una bussola prendo la misura dell’asse Tartaruga-Fenice
4. A questo punto, completo la “croce” (vedi sopra) e ho le misure di Drago e Tigre
Una volta capito il gioco, è molto più semplice di quanto possa sembrare all’inizio. Purtroppo, molti testi tendono a portare vari elementi di confusione. Uno di questi è l’associazione tra animali e direzione, che vedremo fra un attimo.
Prima, vi dico come è proseguita la conversazione tra me e Fulvio, quando gli ho spiegato le cose come sopra:
Ti ringrazio molto per la risposta.
Il mio dubbio era sorto principalmente dopo la lettura del libro di Eva Wong, “Il grande libro del Feng Shui”, che differenzia la posizione del drago a sinistra o a destra un base alla sfera yin e yang.
Ti allego le foto delle pagine che trattano l’argomento.
Conoscevo già il libro di Eva Wong, e non è nemmeno l’unico in cui l’autrice fa questa distinzione. Cito dal testo:
Identificare il Drago Verde e la Tigre Bianca è un po’ più complicato, perché la loro posizione cambia nel “feng-shui della sfera yang” (residenziale e commerciale) e nel “feng shui della sfera yin” (sepolcrale).
(Eva Wong, Il grande libro del Feng Shui, Mondadori 2001, pag. 9)
Ecco la pagina di cui parla Fulvio:
Secondo Eva Wong la disposizione classica di Drago Verde e Tigre Bianca va invertita per le abitazioni dei vivi. Tuttavia, non ci viene spiegato il perché. Non è molto chiaro chi abbia trasmesso questa versione a Eva Wong, ma probabilmente si tratta di qualcuno ritenuto un’autorità indiscutibile in materia. Senza avere ulteriori informazioni, è un po’ difficile valutare questa affermazione su basi razionali. Ma proviamoci lo stesso, cominciando dalle associazioni tradizionali di Drago e Tigre.
Tradizionalmente, il Drago Verde viene associato alla salute e al potere dei maschi, all’iniziativa, alla capacità di ideare e imprimere l’impulso iniziale alle cose, all’entrare in azione. Per una donna, corrisponde alla presenza e alla qualità del partner (se di sesso maschile).
In una visione più ampia, va detto che il Drago Verde corrisponde agli aspetti maschili della psiche, anche se gli abitanti sono tutte donne.
La Tigre Bianca, invece, viene associata alla salute e al potere delle femmine, alla capacità di concretizzare, curare le attività in modo regolare e costante, “coltivare”, al portare le cose a compimento.
Per un uomo, la Tigre Bianca corrisponde alla presenza e alla qualità della partner (se di sesso femminile), così come agli aspetti femminili della propria psiche.
La domanda è: da dove derivano queste associazioni?
Abbiamo visto che le associazioni di Fenice Rossa e Tartaruga Nera provengono dalla struttura del corpo umano, in cui il lato anteriore è evidentemente molto diverso da quello posteriore. Seguendo l’analogia, però, Drago Verde e Tigre Bianca dovrebbero corrispondere al lato sinistro e destro del corpo, che sono invece simmetrici. Da dove vengono desunte quindi le qualità complementari di Drago e Tigre?
Al momento sono state avanzate due spiegazioni possibili.
La prima chiarisce l’origine delle associazioni tra i quattro animali e le direzioni cardinali, la seconda si rifà nuovamente alla struttura del corpo umano, e in particolare ai due emisferi cerebrali.
Anticamente, nell’emisfero boreale, la grande maggioranza delle abitazioni venivano costruite con la facciata a Sud, perché qualunque altro orientamento le avrebbe rese molto più fredde e umide durante l’inverno.
Ora, se la facciata guarda verso sud, necessariamente troverò a sinistra l’est, a destra l’ovest. Ciò significa che vedrò il sole sorgere alla mia sinistra, culminare di fronte, e tramontare alla mia destra:
Per centinaia di migliaia di anni, i corpi dei nostri antenati hanno associato il lato sinistro delle loro “tane” (il Drago Verde) alla sensazione di qualcosa che nasce, cresce, sale, si espande, che illumina, sveglia, attiva, porta i sensi verso l’esterno. L’homo sapiens è infatti un mammifero diurno: la luce del sole nascente provoca nell’organismo umano reazioni attivanti.
Hanno associato invece il lato destro (la Tigre Bianca) alla sensazione di qualcosa che decresce, scende, si contrae, “riassorbe” la luce, arriva a compimento, che rilassa, porta i sensi verso l’interno (la luce del crepuscolo “disattiva” gli animali diurni).
Ecco spiegata l’associazione tra animali e direzioni.
Ma non avevamo detto che gli animali si identificano esclusivamente in base alla forma dell’immobile?
Sì infatti: negli ultimi 2000 anni, soprattutto nelle zone più calde del pianeta, le abitazioni si sono mano a mano svincolate dall’orientamento a sud, perché l’illuminazione e il riscaldamento artificiale consentono di proteggersi dal clima invernale a prescindere dall’orientamento. Tuttavia, le abitazioni hanno pur sempre un davanti e un dietro, e di conseguenza, una sinistra e una destra.
Ora potreste chiedere: ma se il sole non sorge più necessariamente a sinistra dell’abitazione, e non tramonta più necessariamente a destra, perché quelle corrispondenze funzionano ancora? Memoria genetica?
E soprattutto: come la mettiamo con le zone climatiche in cui il freddo invernale non rappresenta un problema, ad esempio la fascia equatoriale? Come la mettiamo con tutte le abitazioni dell’emisfero australe del pianeta, in cui per riscaldarmi devo rivolgere la facciata a nord, trovandomi quindi alba e tramonto invertiti rispetto all’emisfero boreale?
Domande più che ragionevoli. L’ipotesi della luce solare spiega molto bene le associazioni classiche tra animali e direzioni cardinali (il Feng Shui è nato nella fascia temperata dell’emisfero boreale!), ma solleva altri problemi.
Tuttavia, per le corrispondenze di Drago Verde e Tigre Bianca potrebbe esserci una spiegazione più profonda.
Torniamo alla struttura del corpo umano: abbiamo detto che fronte e retro sono anatomicamente ben distinti, mentre il lato sinistro e destro sono simmetrici. Quindi le corrispondenze di Drago e Tigre non sembravano trovare una spiegazione nell’anatomia umana.
Per capire come stanno le cose, dobbiamo essere più precisi, andare più a fondo: il lato destro e il lato sinistro sono simmetrici solo all’esterno del corpo. Mentre gli arti e gli organi esterni sono disposti in modo simmetrico, infatti, non tutti gli organi interni lo sono. E questo, a livello funzionale, include il cervello. Come tutti sanno, il cervello umano è composto da due emisferi fisicamente simmetrici, ma con funzioni diverse. L’emisfero sinistro funziona per strutture logiche, lineari, consequenziali, che richiedono esattezza e coerenza. È l’emisfero maggiormente legato ai processi di analisi e al ragionamento, all’intelligenza comunemente detta, cioè l’intelligenza logico-matematica e verbale.
L’emisfero destro funziona per associazioni analogiche, non-lineari, ed è quello maggiormente legato all’intelligenza delle emozioni, all’intuito, all’immaginazione e ai processi di sintesi delle idee.
Non è difficile riconoscere in questa divisione dei compiti le caratteristiche dei principi Yin e Yang, o Femminile e Maschile!
Se riportiamo questa corrispondenza all’identificazione corpo-edificio, vediamo che si sovrappongono perfettamente a Drago Verde e Tigre Bianca:
Questa spiegazione risolverebbe egregiamente i problemi dell’ipotesi “solare”, perché la struttura anatomica e la fisiologia umana sono le stesse in tutti i tempi, le culture e le zone del pianeta.
Quindi, in sintesi:
– L’associazione fra i quattro animali simbolici e le direzioni cardinali deriva dal fatto che storicamente, nell’area in cui il Feng Shui si è sviluppato, la gran parte delle abitazioni erano orientate a Sud.
– Le associazioni di ciascun animale con determinati ambiti psichici ed esistenziali, invece, deriva dall’identificazione istintiva tra il corpo umano e la struttura artificiale che esso costruisce per proteggersi.
Ancora una volta vediamo che il Feng Shui non si basa su credenze proprie di una particolare cultura o epoca, ma nella matrice biologica umana, il che rende il Feng Shui una disciplina autenticamente universale.
A questo punto possiamo tornare all’inversione proposta da Eva Wong, che a riguardo scrive:
Molte persone conoscono la regola “a sinistra il Drago Verde e a destra la Tigre Bianca”, ma non sanno che i punti di riferimento per poter riconoscere i due elementi sono diversi nel “feng-shui della sfera yin” e nel “feng shui della sfera yang”. Ho addirittura visto testi di feng-shui identificare il Drago Verde e la Tigre Bianca di una abitazione come se fosse un luogo di sepoltura.
(Pag. 11 del testo citato)
E questo non stupisce, dato che – a quanto ne sappiamo – tra tutti gli autori che pubblicano testi di Feng Shui, sia orientali, sia occidentali, Eva Wong è attualmente l’unica a proporre l’inversione di Drago e Tigre per le abitazioni dei vivi.
Di per sé, questo non significa necessariamente che la sua tesi sia errata; certo, sarebbe più facile valutarla se offrisse delle argomentazioni a sostegno di essa. Invece, sulla teoria dei quattro animali Eva Wong assume un punto di vista originale, decisamente poco condiviso tra i maestri di Feng Shui, come un dato di fatto puro e semplice. Forse ritiene che la sua autorità o quella dei suoi insegnanti sia prova sufficiente delle sue affermazioni? Non essendoci mai confrontati con lei di persona, non sappiamo come veda la questione.
A noi la cosa non crea grossi problemi, perché possiamo contare a nostra volta sull’aiuto di un maestro molto autorevole: la verifica sperimentale.
Avendo lavorato su centinaia di casi reali, e avendone visti molti di più, abbiamo sempre riscontrato che gli ambiti psicofisici corrispondenti al Drago Verde vengono influenzati dalle strutture a sinistra dell’edificio e gli ambiti corrispondenti alla Tigre Bianca, dalle strutture a destra.
Il Feng Shui non è una “filosofia”, non è una discussione teorica: si prefigge scopi concreti e lavora su cose concrete. Per noi, quindi, la prova pratica permette di dirimere la questione in modo definitivo. Sappiamo che la ricerca a volte può dare dei risultati sorprendenti, a volte inquietanti per qualche maestro o per qualche scuola di Feng Shui tradizionale, che tende ad arroccarsi sulle proprie conoscenze. Purtroppo, la scienza non garantisce che ciò che si scoprirà soddisferà necessariamente i preconcetti che abbiamo sul mondo, né le conoscenze che ci sono state trasmesse in modo dogmatico. Quando ci impegniamo in ricerche e speriamo di scoprire qualcosa di nuovo, o di confermare una teoria, dobbiamo accettare con imparzialità e buona grazia tutto ciò che troveremo, anche se in contrasto con le nostre idee o aspirazioni. Questo è il messaggio che vorremmo mandare a tutti gli altri maestri e scuole.
Bene, spero di aver fatto un po’ di chiarezza su questo argomento così basilare ma a volte così foriero di equivoci.
Dubbi, commenti, esperienze da condividere? Fatevi sentire nei commenti qui in basso!