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21 Luglio 2013
Feng Shui

Il Feng Shui e l’origine delle stelle volanti

Il Feng Shui e l'origine delle stelle volanti

Un maestro taoista osserva una carta di stelle volanti chiedendosi cosa siaOgni campo del sapere e dell’attività umana ha le sue mode più o meno passeggere, e il Feng Shui non fa eccezione. A giudicare dall’importanza che molti praticanti di Feng Shui odierni attribuiscono alle tecniche di stelle volanti, sembra quasi che non si possa fare Feng Shui senza di esse. Fare Feng Shui senza le stelle volanti, invece, si può, si fa, e si è fatto per quasi tutta la storia della disciplina. Per la precisione, le tecniche di stelle volanti non erano comunemente utilizzate prima del 1880. Ciò significa che i maestri di Feng Shui hanno lavorato senza queste tecniche per almeno tremila anni. La tradizione del Feng Shui ha visto sorgere e tramontare intere e dinastie, e tutti i suoi maestri più importanti, senza che il pensiero di una “stella della malattia” nella camera da letto turbasse i sogni di un solo praticante.

L’alto prezzo del sapere

Quando si adotta una tecnica, poi, bisognerebbe sempre aver chiara la sua origine, il suo fondamento. E se nel cercare l’origine delle stelle volanti ci rivolgiamo alla storia, cercando le persone che per prime l’hanno studiata e applicata, incontriamo subito un grosso ostacolo: l’origine di queste tecniche è di fatto ignota. Tutto quello che sappiamo sulle stelle volanti deriva da un curioso accordo che fu stipulato tra un dilettante cinese che si occupava di Feng Shui alla fine del 19° secolo, e i parenti di un famoso grande maestro appena defunto. Il grande maestro aveva più volte rifiutato questo praticante, che successivamente diventò master Shen Chu Reng. Dopo la morte del maestro, però, Reng riuscì a convincere i parenti del defunto a permettergli l’accesso alla sua biblioteca. Questi parenti concessero a Reng (e a un suo amico chiamato per l’occasione) l’accesso alla biblioteca del maestro dal tramonto all’alba del giorno successivo…in cambio di tutti i suoi averi!
In una sola notte, Reng e il suo amico copiarono dall’immensa biblioteca, il più velocemente possibile, tutto quello che riuscirono, alla luce delle candele.

Sorpreso?

Tutte le tecniche di stelle volanti attualmente in uso nel Feng Shui presero le mosse da quegli appunti, sintetizzati frettolosamente, copiando solo una parte degli scritti in cui si inserivano. Un po’ come tentare di ricostruire un aeroplano, avendo a disposizione degli appunti copiati in fretta e furia dai piani del carrello, o di un alettone.
Risulta quindi difficile accettare queste teorie senza una preventiva valutazione, valutazione che dovrebbe essere ancora più severa e approfondita rispetto alle tecniche che ci sono giunte in forma più articolata e completa!

L’applicazione delle stelle volanti nel Feng Shui

Dal momento che i dati storici sull’evoluzione e i fondamenti della tecnica sono così scarsi, viene spontaneo approcciare tale valutazione in modo più diretto, chiedendosi: ma queste stelle volanti, quanto funzionano davvero? La nostra esperienza con diversi stili e tecniche ci dice che l’efficacia delle stelle volanti è quanto meno molto ridotta, diciamo pure dubbia. Essendo di moda, le stelle volanti sono molto utilizzate da dilettanti e professionisti occidentali, eppure, curiosamente, se andate in Cina scoprirete che i maestri di alto livello usano tecniche di altro genere!
Ultimamente, anche molti esperti occidentali si stanno rendendo conto di questo fatto, al punto che si è aperta una discussione internazionale sul tema: i maestri orientali impiegano molto tempo a spiegare queste tecniche, a scrivere libri e preparare corsi, ma poi… non le applicano personalmente, o quanto meno le applicano raramente. E il numero di esperti orientali che abbandonano del tutto l’uso delle stelle volanti è in aumento. Come mai?

Il vero problema delle stelle volanti

Purtroppo, il Feng Shui si trova tuttora in era pre-scientifica, un po’ come le scienze naturali prima dell’arrivo di Galileo. La nostra opinione è che, in questa situazione confusa, prima di procedere ad applicare una tecnica, sia necessaria l’accurata verifica delle fonti, la conferma della ricerca storica, il confronto con le discipline scientifiche occidentali, e infine un’intensa sperimentazione che ne determini una volta per tutte il suo reale valore.
Il grande “problema” delle stelle volanti è precisamente il motivo del fascino che esercitano sul pubblico: si tratta di tecniche abbastanza semplici da poter essere apprese in tempi brevi e applicate da tutti, ma abbastanza complesse da dare l’impressione di fare qualcosa di intelligente e difficile, e quindi di conoscere davvero il Feng Shui ad alto livello. In realtà, si stanno solo facendo calcoletti da 4a elementare.
La cosa triste è che queste tecniche vengano spesso presentate come il non-plus-ultra del Feng Shui, il suo apice, la sua essenza, inducendo molti a privilegiarle rispetto ad altri approcci ben più importanti nel decodificare l’influenza di un ambiente. Non è esagerato dire che per molti, ormai, il Feng Shui si riduce sostanzialmente all’applicazione delle carte di stelle volanti, perfino in quei casi in cui queste tecniche – anche volendo riconoscergli un’efficacia – sono palesemente inadatte. Ad esempio, alcuni praticanti poco esperti utilizzano il metodo delle “stelle di rimpiazzo”, così detto perché si dovrebbe applicare ai casi in cui… non si possono applicare le stelle volanti, cioè quando la misura dell’asse retro-facciata cade esattamente tra due settori. Viene da pensare ai cultori di stelle volanti come al contraltare di quei tristi personaggi pronti a riempirti la casa di anatre mandarine, specchietti e rospi a tre zampe. Due origini opposte… ma stessa triste fine: infatti, in pratica, quando si va al sodo, quando si tratta di indicare la soluzione, ahimè… si ricade nelle monetine appese, nei nastri rossi, in zucche e zucchette, e cianfrusaglie varie.

Che cosa c’è davvero dietro?

Noi riteniamo che alla base dei metodi di stelle volanti vi siano principi molto importanti ed interessanti: quello della Montagna e dell’Acqua, quello di attivare o rinforzare un palazzo, quello dei palazzi contrapposti. Sono principi che pur essendo stati preservati maggiormente nei testi legati alle stelle volanti, sono validi per il Feng Shui in generale. Andrebbero anzi riscoperti e rivalutati, anziché relegarli nelle loro applicazioni più superstiziose.

Il valore delle tecniche di stelle volanti non può essere rifiutato in toto e a priori; se non altro, perché potrebbe sempre presentarsi una variante più efficace di altre, o perché una tecnica potrebbe diventare più efficace una volta compresi i reali fondamenti e fatte le dovute correzioni. Ma riteniamo che al loro stato attuale, le stelle volanti siano molto sopravvalutate, che non abbiano ancora una corretta giustificazione teorica, e che dovrebbero guadagnarsi l’interesse che suscitano passando prima la prova dei fatti. Il sospetto che la tecnica conosciuta sia incompleta o vi siano parti di teoria tenute segrete è sempre più plausibile.

Il valore di una tecnica è quello dei suoi risultati

Ci sentiamo di sottoscrivere il punto di vista di Master K. Mas, un giovane maestro orientale di Feng Shui (ebbene sì: anche l’oriente ha i suoi innovatori) che afferma: “dobbiamo smettere di prendere le tecniche che provengono dall’antichità e applicarle come se fossero delle regole assolute. Dobbiamo tornare ad essere come gli antichi maestri: essi inventavano una tecnica e poi la sperimentavano. Dobbiamo ritornare a essere sperimentatori! Dobbiamo tornare a verificare le cose non in base all’autorità o all’età, ma in base al loro effettivo valore”.

Il nostro punto di vista sulle stelle volanti

Le tecniche di stelle volanti utilizzano principi estremamente sofisticati, profondi e molto antichi (anche II secolo a.C.); questo indica che il metodo è stato strutturato da persone esperte. Tuttavia vi sono troppe varianti, e ogni maestro o scuola di Feng Shui pretende che la sua sia quella corretta; inoltre siamo certi che vi sia una parte di teoria tuttora segreta, forse la parte più importante.

Le stelle volanti, comunemente conosciute in inglese come ‘flying stars’, derivano questo nome dalla traduzione del termine cinese Fei Xing o Fei Hsing, e sono utilizzate principalmente nello stile Feng Shui Sam Yuen (‘Tre Periodi’), storicamente l’ultimo che si è evoluto (dal 1.300 circa). Anche sul termine esiste parecchia confusione, perché molti le attribuiscono invece allo stile Xuan Kong (o Hsuan Gong), parlando quindi di Xuan Kong Fei Xing (Hsuan Gong Fei Hsing). Il nome di questo stile, per buona parte ancora sconosciuto ed evolutosi parallelamente ad altri in modo segreto, viene spesso tradotto con termini roboanti del tipo “Feng Shui del Mistero del Vuoto”, oppure “Dal Nulla al Tutto, dal Tutto al Nulla”. In realtà, i maestri di Xuan Kong hanno alterato volontariamente una parte del corrispondente ideogramma per attribuire questi significati impropri e nascondere il significato vero: Xuan Kong Feng Shui significa semplicemente “Feng Shui a porte chiuse” oppure “Feng Shui del cortile del retro”, termini culturali cinesi per indicare il luogo ove ci si incontrava per parlarsi in segreto. Se voglio che uno stile rimanga segreto, non lo posso chiamare “Feng Shui segreto”!

Le stelle volanti comunemente diffuse sono quelle dello stile Sam Yuen (Sam Yuen Fei Xing), ma è tale la confusione imperante che spesso vengono confuse con altri metodi tipici dello Xuan Kong (Hsuan Gong Fei Hsing). In realtà i metodi si basano su principi simili, ma poi si sviluppano in modo differente. Inoltre, nello Xuan Kong Fei Xing esiste anche un metodo di stelle volanti che utilizza i 64 esagrammi dell’I Ching (I King), completamente diverso dai metodi comuni, chiamato Xuan Kong Feng Shui Da Gua Fei Xing (Hsuan Gong Feng Shui Ta Kua Fei Hsing).

La nostra scuola è impegnata nella ricerca e nella sperimentazione per riportare alla luce la teoria nella sua forma integrale e ridare quindi dignità a questi metodi, così interessanti ma in realtà così inconsistenti nella pratica del Feng Shui di oggi.

Penso che il mio viaggio nel Feng Shui sia iniziato quando, da piccolo, mi sono chiesto: ma perché le città sono tanto brutte? Possibile che non facciano stare male nessun altro oltre a me? Possibile che nessuno preferisca forme e colori più gradevoli, più morbidi?