Eccoci all’ultimo dei quattro articoli dedicati al posizionamento e all’orientamento del letto secondo il Feng Shui. Prima di procedere, se non l’avete ancora fatto, consiglio di leggere i tre precedenti articoli sulla posizione della camera da letto, sul posizionamento del letto secondo il Feng Shui e sulla direzione del letto.
Le priorità in camera da letto secondo il Feng Shui
Se avete letto i tre articoli precedenti, sapete già che nel Feng Shui è scorretto lavorare in base a regole fisse: bisogna invece procedere per principi e priorità. La priorità n.1 è quella di valutare la posizione della camera rispetto alla porta d’ingresso, per evidenti motivi di sicurezza; la priorità n.2 è quella di valutare la posizione del letto rispetto alla camera; la priorità n.3 è quella di valutare l’orientamento del letto (direzione della testata del letto).
L’orientamento della testata del letto ha priorità 3: ciò significa che se le priorità 1 e 2 sono state rispettate, e se abbiamo ancora possibilità di scelta tra più posizioni, allora è importante scegliere l’orientamento migliore. Se, però, applicando le priorità del Feng Shui 1 e 2 abbiamo trovato una unica posizione possibile per il letto (questo succede quasi sempre se la camera da letto non è molto grande), l’orientamento è già definito e questa parte in genere si può tralasciare. Inoltre, come vedremo, quest’ultima priorità non è molto importante per i bambini a causa della loro predisposizione istintiva.
Un bambino è un cucciolo d’uomo
Ed è il cucciolo di un mammifero. E’ quindi un essere molto bisognoso, che cerca tranquillità, riparo, protezione e vicinanza affettiva. Le esigenze del bambino non riguardano solamente la vicinanza con i genitori, ma anche la presenza di un ambiente protettivo e tranquillo. Perciò, non tutti gli ambienti sono adatti e piacciono ai bambini. Per esempio, i bambini sono a disagio in grandi stanze vuote, se devono fermarsi e sostare cercano un angolo o si appoggiano contro il muro.
Il bambino ha un forte collegamento con l’istinto
Le relazioni e il comportamento dei bambini sono ancora semplici, elementari, istintive. La nostra componente più specificamente umana – nel Feng Shui la chiamiamo appunto “qi umano” – deve ancora svilupparsi. I bambini sono maggiormente collegati al “qi terrestre”, cioè all’istinto di conservazione, alle reazioni istintive e – in generale – a una forma di istinto che è più vicino a quello degli animali piuttosto che a quello di di un adulto umano.
In quanto bisognosi di accudimento, e avendo un maggior collegamento con l’istinto, i bambini sono molto attenti a interpretare i segnali che arrivano dai loro genitori e dall’ambiente esterno, per identificare eventuali pericoli. Non dimentichiamo che il bambino corre un rischio doppio: può venire (o sentirsi) abbandonato dei genitori, ma può anche rimanere indifeso a causa della morte di uno o entrambi i genitori. In natura, infatti, se i genitori di una nidiata vengono uccisi, generalmente la nidiata muore. Per il bambino quindi c’è un doppio stress.
I bambini e il senso del nido
I bambini manifestano un forte istinto di ricerca della protezione (che in alcuni casi li domina), mostrando una continua ricerca della mamma e in generale dei genitori, appoggiandosi, abbracciando e quindi toccando la madre. Nello stesso modo, manifestano molti comportamenti che indicano la loro ricerca di sicurezza, di sostegno e di protezione. Molto spesso si buttano a terra, abbracciano la terra o strisciano per terra, indicando che cercano un maggior contatto con il femminile. A volte si buttano contro i fratelli o i familiari per sentire il contatto. Il contatto è ciò cercano continuamente, soprattutto con la madre, con la terra e con i “confini”, cioè con le strutture che definiscono lo spazio intorno a loro. Non dimentichiamo che il bambino è istintivamente predisposto a vivere in una sorta di “nido” (evoluzione del ricordo dell’utero), quindi per lui è giusto e normale trovare dei confini nei suoi movimenti e nei suoi vagabondaggi.
Anche gli adulti, in situazioni di grande difficoltà o stress, soprattutto emotivo o psichico, si accasciano a terra, compiendo appunto quel “gesto psichico” che ci indica la ricerca della madre e il bisogno di sostegno e segnala, quindi, la nostra grande debolezza in quel momento.
I bambini hanno bisogno di confini psichici e fisici
Questo vale sia a livello fisico (per esempio, i confini della cameretta; i confini della casa; i confini del giardino; i confini della scuola: i bambini hanno bisogno di sentire dei confini) sia a livello psichico (i bambini hanno bisogno di ricevere dagli adulti delle indicazioni quando non sanno come fare qualcosa, e hanno bisogno di sentirsi curati, in molti modi: rassicurandoli, permettendo loro di fare qualcosa o indicando che non possono fare certe cose, cioè mettendo appunto dei “confini”). Il bambino si rilassa se sa di essere gestito da un adulto che gli vuole bene e lo cura: in questo caso accetta anche i divieti intuendo che sono per il suo bene.
Il primo contatto che il bambino ha con il mondo è quello con la madre
Possiamo definire la madre come tiepida, morbida e accogliente. Per questo motivo, nelle camere dei bambini si dovrebbero utilizzare materiali tiepidi, morbidi e accoglienti. Per esempio, il metallo e il marmo dovrebbero essere evitati. Inoltre, i bambini usano davvero “tutta la stanza”: giocando, infilandosi sotto o dietro i mobili, eccetera. Perciò è sempre bene avere un grosso tappeto morbido e spesso che permetta loro di sviluppare il loro collegamento con la madre terra.
Un bambino cresciuto su pavimenti duri e freddi tenderà ad associare da adulto queste caratteristiche a tutto ciò che è femminile e materno. Questo in genere non è auspicabile, anche perché spesso si accompagna a un comportamento di disattenzione e di mancanza di cura da parte dei genitori.
I colori per la cameretta dei bambini secondo il Feng Shui
Per i colori vale un discorso analogo. Durante la gravidanza, e poi per un certo tempo dopo il parto, il bambino non vede i colori come un adulto. Quelle che vede sono solo variazioni di luminosità. Il bambino associa le sensazioni di calma, protezione e accudimento alle frequenze di luce che percepisce all’interno del corpo della madre. Perciò, per un bambino i colori calmanti saranno in genere colori pastello o acquerello, con tonalità sempre calde senza mai essere troppo accese, che variano tra i colori rosa, terra, ocra, color carne, salmone, color pesca e così via.
Per quanto in Italia vi sia la tendenza a colorare molto le camere dei bambini, è in generale preferibile non usare colori forti nelle camere da letto. La tendenza a usare colori vivaci è dovuta al fatto che spesso la camera da letto è anche la camera di gioco. Nella camera di gioco, tonalità forti e in contrasto sono ottime. Ma non sono sempre buone per prendere sonno. Per questo motivo, nella cameretta dei bambini il Feng Shui consiglia di non eccedere con i toni forti o con i contrasti tra colori. Una parete di questo tipo è più che sufficiente.
I bambini sanno già qual è la migliore direzione Feng Shui per il loro letto!
Proprio a causa del loro collegamento con l’istinto, i bambini risolvono da soli un annoso problema del Feng Shui che consiste nel posizionamento del letto per un adulto, e in specifico riguarda la determinazione della direzione preferibile per la testata (si intende qui direzione geografica). Il mio consiglio è di lasciare che il bambino scelga da solo l’orientamento del letto, istintivamente. Quasi sempre la scelta dà un sonno tranquillo e ristoratore. Comunque, già nella culla il bambino tenderà a manifestare una preferenza per alcune direzioni, per esempio girandosi sempre nello stesso modo, o mettendosi in obliquo. I genitori devono essere attenti e registrare queste indicazioni, e poi, in fase di sistemazione della cameretta del bambino, lasciare un periodo aperto “di prova”, in cui la disposizione dei mobili non è ancora definita. È naturale lasciare che il bambino sperimenti vari posizionamenti del letto e possa poi scegliere quello che “sente” migliore per lui.
Andremo adesso un po’ più nel dettaglio delle indicazioni che il Feng Shui ci offre per la cameretta dei bambini, e quindi analizzeremo il diverso comportamento degli infanti, dei bambini, dei preadolescenti e degli adolescenti.
Piccoli e infanti
I bambini molto piccoli in genere dormono nel letto con i genitori o nella culla. Sebbene sia importante che il bambino pian piano sviluppi la sua indipendenza e conquisti il suo spazio (la sua cameretta), dove sta da solo (anche se i genitori dormono in una camera vicino), questo non è ancora il momento. In tutti i mammiferi, i cuccioli dormono insieme alla madre (o con i genitori) almeno per tutto il primo periodo della loro vita. Si tratta di un comportamento istintivo, sano e normale. Perciò, se volete bene a vostro figlio, lasciatelo dormire con voi nel vostro letto. Sicuramente non gli farà male: sappiamo che i bambini che hanno maggior contatto fisico con la loro madre sviluppano un sistema immunitario più forte e sono psichicamente più stabili.
Sarà il bambino stesso a richiedere un suo spazio riservato per dormire (o manifesterà la sua esigenza con comportamenti diretti o indiretti). Questo non avviene alla stessa età per tutti i bambini; naturalmente i genitori possono incentivare e aiutare questo processo. In ogni caso, i bambini molto piccoli, se non dormono nel letto con i genitori, dormiranno in una culla.
La posizione della culla
Se la culla sta nella stessa stanza dei genitori, è importante che non venga posizionata:
- di fronte alla porta o su un transito
- dietro una porta
- al fondo di un transito rettilineo “cieco”, cioè che finisce contro il muro
In tutti questi casi il bambino può percepire una situazione insicura a livello spaziale e quindi piangere chiedendo aiuto alla mamma. In genere si tratta di posizioni che non piacciono nemmeno agli animali. Difficilmente un cane si adatta a una cuccia messa dietro una porta, perché sa che è un posto debole destinato, nella gerarchia sociale canina, a un individuo debole. Secondo il Feng Shui, se la culla o il lettino è posizionato tra la porta della camera e il letto dei genitori, è molto importante che la camera da letto sia ben posizionata rispetto alla porta d’ingresso dell’abitazione, perché altrimenti il messaggio che stiamo trasmettendo è “in caso di attacco tu sei sacrificabile”.
Controllare o non controllare?
Se la culla sta in un’altra stanza, bisogna evitare di posizionarla in modo strano solamente per averla sott’occhio dalla posizione del proprio letto. Quando il bambino piange, si sente fin troppo bene anche se non lo si vede! Basta tenere le porte aperte.
Anche in questo caso valgono le considerazioni elencate sopra. In ogni caso, qui, siccome il bambino è stato posizionato in una stanza diversa da quella dei genitori, questa stanza deve soddisfare le esigenze di sicurezza spaziale del bambino. Non deve quindi essere troppo grande, deve essere accogliente e ricca di oggetti morbidi e caldi, deve contenere materiali poco spigolosi e soprattutto deve essere ben protetta dalla porta d’ingresso della casa. A questo scopo, vi consiglio di leggere bene il primo articolo della serie, sulla posizione della camera da letto secondo il Feng Shui.
Il bambino ha bisogno di vedere rispettate le sue esigenze anche a livello spaziale
Ad una certa età, il bambino avrà la sua cameretta. Finché il bambino è piccolo, non c’è bisogno che abbia una camera molto grande: una piantina appena nata ha bisogno di un vaso piccolo, perché vuole essere protetta.
Naturalmente, anche e soprattutto in questo caso valgono le indicazioni sulla posizione della camera da letto, perché la cameretta del bambino deve essere tale da trasmettere un’informazione di protezione e sicurezza.
In sostanza, il bambino ha bisogno di sapere che i genitori hanno scelto per lui uno spazio adatto alle sue esigenze, alla sua età e alla sua forza. Un bambino buttato in una stanza molto grande, fredda e spoglia può sentirsi abbandonato e avere crisi di ansia. Non serve a niente dare al bambino dimostrazioni di affetto se poi, per una nostra mancata consapevolezza degli spazi, a livello animale gli stiamo trasmettendo il messaggio “non ti voglio bene e penso che tu vali poco, quindi ti ho assegnato uno spazio riservato agli animali deboli”.
Ricordate che per i bambini la valutazione istintiva è molto più importante di quella razionale o psichica: i bambini interpreteranno e daranno valore ai vostri gesti e a quello che fate per loro, non a quello che dite.
La ricerca del nido
Ricordate quando eravate piccoli? Eravate attratti, affascinati e incuriositi dai buchi, dalle grotte, dagli anfratti. Per lo stesso motivo, in casa, i bambini si rintanano sotto i letti, dentro le scatole o sotto le scrivanie. I bambini in questo modo manifestano un comportamento sano: oltre che esercitarsi e imparare a muoversi nello spazio, esibiscono un comportamento naturale di protezione. Difatti, nel caso della morte o dell’assenza dei genitori, il bambino deve potersi nascondere da un’eventuale aggressore. Ricordiamo che il Feng Shui, soprattutto a livello di base, si basa sulle reazioni istintive automatiche che costituiscono la radice della nostra struttura psicofisica e, poi, psicologica. Il bambino, comunque, non cerca nascondigli e ripari perché è consapevole di un potenziale pericolo di aggressione, ma perché il suo istinto gli dice che è bene fare così. Naturalmente, in caso di situazioni drammatiche, il bambino può sfruttare questa conoscenza, che ha acquisito in modo automatico e involontario tramite la guida del suo istinto. Anche la facilità e la trepidazione con cui i bambini giocano a nascondino si può riferire a questo impulso istintivo di cercare dei nascondigli.
Il bambino dimensiona lo spazio in modo diverso da un adulto
I bambini si ficcano dappertutto, si sa, ma questo comportamento non dovrebbe essere scoraggiato, proprio perché è indice di salute e di corretto sviluppo. Anzi è meglio se le camere dei bambini presentano spazi di dimensioni limitate, nicchie e nascondigli, che siano appunto a loro dimensione. Un letto soppalcato presenta inferiormente un certo spazio basso e contenuto, più protettivo, più piccolo e più avvolgente, che spesso viene prediletto dal bambino, magari per giocare. Sappiamo che i bambini amano molto avere in camera una piccola casa finta o una tenda: nuovamente un posto piccolo, che li avvolge e li accoglie, ove si possono riparare. Tutti questi comportamenti sono anche esibizione del ricordo della fase intrauterina e quindi dell’abbraccio dell’utero materno. Per questo motivo i bambini non gradiscono camere da letto molto grandi: queste camere vanno bene per giocare, ma se il vostro bambino ci dorme, è necessario ricostruire, all’interno della camera grande, uno spazio più piccolo e più contenuto (questo si può fare utilizzando opportunamente gli arredi o in altri modi), che permetta al bambino di riconoscere spazialmente maggiore protezione e maggiori possibilità di nascondersi.
Letti a castello e Feng Shui: attenzione!
Nel Feng Shui esistono alcuni falsi miti di cui non si è mai ricostruita l’origine. Di solito questa si colloca temporalmente nel punto di passaggio delle conoscenze da oriente a occidente, cioè quando il Feng Shui è stato diffuso e volgarizzato. I primi interpreti occidentali (che hanno preso parecchi abbagli) hanno dato una versione distorta e influenzata dalla loro mentalità, dalla loro visione della vita, dalla loro educazione e dell’istruzione che hanno avuto. Per esempio, hanno dato per scontato che il Feng Shui funzionasse nello stesso modo per adulti e per bambini, per maschi e femmine, per un luogo residenziale come una casa e per un posto di lavoro.
Uno di questi miti riguarda i letti a castello, che vengono assolutamente sconsigliati “secondo il Feng Shui”. Anche i letti a ponte sono considerati nocivi.
In realtà, per un bambino i letti a castello vanno molto bene. I bambini più audaci preferiranno dormire sopra (maggiore difficoltà per essere aggrediti, perché stanno in alto) mentre quelli più riflessivi preferiranno dormire sotto (maggiore possibilità di nascondersi). I bambini sanno benissimo che riescono a entrare in buchi e arrivare in luoghi in cui un adulto non può giungere, semplicemente perché è troppo grosso e non riesce a passare.
I letti a castello possono essere usati anche incrociati, a 90°, anche se in questo caso è meglio che non siano di fronte alla porta d’ingresso della camera.
I letti a ponte
Per quanto riguarda i letti a ponte, dobbiamo ricordare che i bambini hanno bisogno di spazi contenuti e confinati, così com’è stato per loro l’utero nei primi nove mesi di vita. Secondo il Feng Shui, il letto a ponte è in genere sconsigliato per un adulto, per due motivi. Innanzitutto, perché può essere troppo protettivo e questo non va bene per una persona adulta; in secondo luogo perché un adulto può effettivamente avere la sensazione di un peso o di un blocco sopra la testa.
Per un bambino, però, il discorso è diverso. Il bambino è molto più piccolo di un adulto e si concepisce in modo differente. Valuta le dimensioni in modo differente. Ha molto più bisogno di protezione. Le distanze per lui sono più grandi. Per questo motivo, i letti a ponte non possono dare un bambino i problemi che danno a un adulto, anzi di solito sono favorevoli e piacciono ai bambini, che cercano un’alcova.
Il più grande problema della cameretta dei vostri bambini
Al giorno d’oggi, in generale in Europa, le camere dei bambini presentano un problema, che deve essere almeno conosciuto e valutato dai genitori. Per questioni economiche o di mancanza di spazi, spesso nelle camere dei bambini si riuniscono tre funzioni: il sonno e riposo (associato all’arredo letto, yin), il gioco (associato ai giochi e allo spazio vuoto, molto yang) e lo studio (associato all’arredo scrivania, yang moderato). Se seguiamo i principi del Feng Shui, queste tre funzioni non vanno molto d’accordo l’una con l’altra. Quando è possibile, è meglio se i bambini hanno una stanza da gioco diversa dalla camera da letto. Se questo non è possibile, le tre aree vanno ben contestualizzate: i bambini amano le cose chiare e facilmente comprensibili. I percorsi che portano alle tre aree non dovrebbero attorcigliarsi o tagliarsi.
La funzione principale della camera è il sonno!
Volendo seguire i principi del Feng Shui nell’allestimento di una camera multifunzione, la priorità va data alla camera come luogo per dormire. Le funzioni di gioco e/o di studio possono essere successivamente aggiunte per motivi di necessità. In questo senso, è necessario per prima cosa definire la migliore posizione del letto; in secondo luogo si procede con l’area di gioco.
Quando il bambino cresce e c’è bisogno di uno spazio anche per studiare, questa terza funzione deve essere aggiunta. Ma in genere a questo punto il bambino gioca meno in camera e più all’esterno, quindi il passaggio dovrebbe essere graduale e non difficile da integrare.
La sovrapposizione delle funzioni genera molti problemi!
Per esempio, quello citato sopra: di solito le camere dei bambini hanno colori troppo forti per il sonno. Questo è dovuto al fatto che si dà la prevalenza al gioco su sonno. Ma abbiamo già compreso che questo è errato perché la camera ha la funzione principale di dormire, e solo secondaria di giocare.
Un altro problema generato dalla sovrapposizione delle funzioni può essere una cameretta troppo piena di giochi e di arredi. Oppure, le tre funzioni si infastidiscono reciprocamente: per esempio, se la scrivania è troppo vicina al letto questo può dare fastidio al bambino, che si sente come in una morsa o bloccato in un punto morto della stanza. Infine, le tre funzioni potrebbero intralciarsi reciprocamente, generando semplicemente caos (vestiti e indumenti mescolati con giochi e libri). Certamente non possiamo costringere il bambino ad effettuare il decluttering all’interno della sua stanza! Per quanto è normale che i bambini siano disordinati, se nella stanza non si riesce più a camminare può essere anche dovuto a un problema di Feng Shui, quindi probabilmente di confusione delle funzioni, che si manifesta fisicamente con un accumulo disordinato di oggetti.
Gli adolescenti e il passaggio all’età adulta
Nella preadolescenza e, poi, nell’adolescenza, si affronta il difficile passaggio dall’età infantile all’età adulta. Nell’età adulta si applica il Feng Shui conosciuto e codificato, che in genere è proprio riferito agli individui adulti. Quando il bambino è piccolo, valgono per la cameretta le regole sopraindicate che si ritrovano e derivano direttamente dal Feng Shui autentico. Nella fase di passaggio, però, l’individuo giovane non è “né carne né pesce”: non è più un bambino, ma non è ancora adulto.
Anche per questo il Feng Shui ha una risposta e un consiglio. Prendersi cura di un bambino che cresce significa anche prevedere quali saranno le sue necessità future, e favorire il suo sviluppo. Molti animali (in particolare i mammiferi) presentano dei rituali di passaggio all’età adulta. Per esempio, questo succede quando il topolino abbandona la famiglia d’origine per cercare un suo spazio e un suo territorio. Nella specie umana, questo passaggio è marcato da rituali che si ritrovano in molte antiche culture: per esempio, cacciare la prima preda da soli, oppure compiere un’impresa difficile o eroica. Presso alcuni popoli africani il passaggio all’età adulta prevedeva l’uccisione di un leone maschio da soli.
La persona ha bisogno di essere riconosciuta anche a livello spaziale
Contestualmente alla sua trasformazione e all’aumento di fiducia nelle proprie forze e nella propria indipendenza, la persona ha bisogno di una rispondenza degli spazi a questa sua trasformazione. Questo significa che, poiché sta diventando un adulto e avrà quindi più responsabilità e corrispettivamente un peso maggiore nelle decisioni importanti, la modifica del suo ruolo e del suo stato deve essere riconosciuta, concedendo uno spazio più grande o più adatto alle sue esigenze. Difatti, a livello animale il passaggio all’età adulta si ha quando l’animale conquista un nuovo spazio e lo marca come proprio. Un animale si comporta così quando ha raggiunto una sufficiente fiducia nelle proprie forze e nella sua capacità di difendere il suo territorio e di far valere la sua volontà.
Un adolescente non si trova ancora in questa situazione: la crescita degli esseri umani non passa solamente attraverso due o tre stadi: è più articolata. In questa fase di trasformazione, l’essere umano ha bisogno che gli venga riconosciuta una maggiore importanza, anche a livello spaziale, ma non vuole ancora essere completamente abbandonato al proprio destino.
Spesso i conflitti adolescenziali con i genitori sono collegati a motivazioni di spazio
Vostro figlio o vostra figlia si lamenta continuamente della camera? La trova troppo angusta o inadatta, oppure non abbastanza gradevole? Tende a occupare altre stanze senza chiedere il permesso? Si piazza in salotto e non si sposta più? In presenza di conformazioni spaziali sgradevoli o inadeguate i conflitti aumentano. Se i genitori obbligano senza motivo un essere umano in crescita a utilizzare uno spazio troppo piccolo o inadatto alle sue esigenze o obiettivi, lo umiliano e gli stanno trasmettendo il messaggio “anche se sei cresciuto, a noi non importa, ti consideriamo sempre un bambino e non meriti di più dello spazio che ti abbiamo dato: quindi la tua forza non è aumentata ma è rimasta quella di un bambino”.
Per questo motivo, fin da quando il bambino è piccolo, è meglio prevedere per la (futura) fase adolescenziale un passaggio di camera (da una camera più piccola a una camera più grande), oppure un passaggio da una camera male organizzata a una meglio disposta), o almeno un rinnovamento degli arredi, oppure – se due fratelli dormono nella stessa stanza – l’attribuzione di una stanza personale riservata ad ognuno di loro.
Il bisogno di riconoscimento
Questo “riconoscimento” da parte dei genitori, se arriva nel momento giusto, aiuta molto a stemperare le dispute e i litigi tipici dell’età adolescenziale. In sostanza, stiamo trasmettendo a nostro figlio, a livello animale, il messaggio “riconosco che sei cresciuto e che sei diventato più forte e indipendente, e per questo io (che sono ancora il capo in quanto genitore) ti attribuisco uno spazio più grande e che ti sarà di maggiore aiuto; in questo modo ti sto valorizzando”.
Con la crescita del ragazzo, ovviamente, sarà normale che questi richieda maggiore privacy. Una madre che continua a entrare nella camera, senza bussare, senza chiedere permesso, toccando gli oggetti e spostandoli, trasmette al figlio il chiaro messaggio “nulla è cambiato, per me sei sempre il nostro solito bambino, e siccome non sei in grado di provvedere da solo a te, io ho il diritto di entrare e disporre del tuo spazio come mi piace, perché lo faccio per il tuo bene”. Ma questo non è il messaggio che il ragazzo ha bisogno di sentire.
Alcuni piccoli accorgimenti Feng Shui!
Quando vengono attribuite le camere definitive dei figli, se sono due maschi o due femmine già in competizione, è importante evitare che abbiano due camere con le porte frontali allineate. E’ anche meglio evitare che la camera di un figlio sia l’ambiente più grande della casa, o comunque sia più grande della camera dei genitori. Molti genitori, per un eccesso di bontà, tendono a destinare subito la camera più grande al figlio. Ma questo messaggio, a livello istintivo, significa “sei più importante tu da solo che noi due insieme”. Tutto ciò non è corretto e deve essere evitato. È anche importante che il primogenito (o il figlio con il carattere più forte) non occupino la zona a nord ovest dell’abitazione, perché questo può aumentare la tensione soprattutto con la figura maschile di riferimento.
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