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26 Giugno 2015
Feng Shui

Feng Shui: un atto psicomagico sulla nostra abitazione

Feng Shui: un atto psicomagico sulla nostra abitazione

di Stefan Vettori

 

Feng Shui atto psicomagico

Luo Pan Feng Shui Lopan Lo pan LuopanRecentemente ho svolto una consulenza che mi ha insegnato molto…

mi sono recato a casa di Andrea, che mi aveva chiesto un intervento di analisi Feng Shui e il successivo intervento. Si trattava di una casa privata abbastanza grande, acquistata da poco, inserita in un terreno di forma vagamente quadrata, con un certo spazio di fronte e un parco più grande sul retro. Una piccola striscia di proprietà era esterna alla recinzione sul retro, per lasciare il passaggio.

Quando sono arrivato, ho osservato l’attività che Andrea stava svolgendo.

Andrea, con due aiutanti, stava ripulendo il retro. In particolare, stava raccogliendo i sassi per alleggerire il terreno e li portava all’esterno, nella striscia di proprietà, per riempire le buche scavate dall’acqua. Stava selezionando le piante per scegliere quali abbattere e quali mantenere.

Facendomi fare un giro intorno alla proprietà, Andrea mi ha spiegato che nel retro avrebbe creato tre linee di siepi: una abbastanza vicina alla casa, a una distanza di circa 5 m, per lasciare il passaggio carrabile; un’altra al fondo della proprietà, e una terza subito esterna alla recinzione, ricavata da vecchi alberi e arbusti ripuliti e mantenuti.

È stato interessante vedere la faccia di Andrea

quando gli ho detto che probabilmente si trovava in un periodo di grossi cambiamenti nella vita (lavori sul retro, revisione dei propri valori). Che una parte delle scelte passate era ormai fuori dal suo controllo (la striscia di terra esterna alla recinzione). Che stava cercando di sistemare gli errori del suo passato (ripulire il retro e raccogliere i sassi). Che stava cercando di aggiustare, con i mezzi che aveva e per quanto possibile, gli errori passati (il fatto di trasportare un materiale umile – i sassi – che avrebbero riempito e ripianato – cioè equilibrato – quelle vecchie ferite). Che stava cercando di scegliere che cosa tenere del suo passato e che cosa invece abbandonare o dimenticare (la scelta delle piante da abbattere e da tenere).

Infine, che tutti questi cambiamenti di sicuro coinvolgevano la famiglia o le sue idee riguardo alla famiglia (sempre il retro). Che tutto questo avrebbe coinvolto in parte anche la sua famiglia d’origine, e che stava cercando di crearsi una situazione di maggiore sicurezza affettiva e relazionale (la tripla siepe). E siccome l’area del retro è più grande dell’area di fronte all’abitazione, che la sua intenzione era di dedicare più tempo alla famiglia e agli affetti, e diminuire l’attività lavorativa.

Feng Shui atto psicomagico psicomagia Jodorowsky

Con il Feng Shui non è difficile leggere tutti questi aspetti,

anche se naturalmente non tutte le persone ritengono possibile effettuare un’ analisi così precisa. Ma nel caso di Andrea c’è qualcosa di più!

Nel Feng Shui esistono tre importanti livelli di intervento

(ce ne sono altri, ma non ne parlerò qui!):

  • un intervento a livello energetico, lavorando cioè sulle conformazioni fisiche spaziali interne ed esterne all’abitazione – questo è il tipo di intervento Feng Shui più utilizzato e più efficace;
  • un intervento a livello simbolico; è più difficile e si usa maggiormente negli interni. Si tratta di trovare un simbolo (e il suo giusto collocamento), che condensi l’informazione portata dalla corrispondente struttura spaziale che si vorrebbe, ma non si può costruire. Per esempio, se il lato del Drago Verde dell’abitazione è troppo debole, in certi casi si può rinforzare internamente appendendo oggetti che richiamino l’idea di forza e potenza;
  • un intervento a livello psicomagico (sì, proprio nel senso di Jodorowsky!): questo accade solamente quando è la persona stessa a occuparsi dei lavori nella sua abitazione, esattamente come ha fatto Andrea!

Nel Feng Shui l’abitazione è associata al “Sè espanso”

quindi lavorare sull’abitazione e sul suo circondario significa, a livello psichico profondo, lavorare su se stessi. E quando chi compie l’azione è la stessa persona che è riflessa in quell’edificio – perché ci abita, l’informazione rimandata non riguarda solamente la nuova disposizione degli spazi (nel caso di Andrea gli esterni), ma anche il fatto che Andrea ha preso in mano in prima persona la propria vita.

Di solito, a livello intellettivo, siamo molto inconsapevoli dell’effetto degli spazi intorno a noi

quindi l’atto psicomagico si può compiere anche se la persona non ci crede, anzi per essere più precisi proprio perché la persona non lo crede possibile e non ci pensa – e quindi non interferisce, non blocca l’attività del nostro cervello profondo.

Prendersi cura degli esterni dell’abitazione significa prendersi cura della propria vita.

E come abbiamo visto, se la persona che esegue i lavori è la stessa che ci abita, l’intervento di Feng Shui viene potenziato perché diventa un atto psicomagico. È proprio questo il motivo per cui molti principianti, anche se mal informati da testi o siti web scorretti, anche se a volte sbagliano nell’applicare le tecniche, spesso ottengono comunque dei cambiamenti, soprattutto all’inizio. Si lasciano guidare correttamente dall’istinto e possono avere anche delle idee geniali: non lo sanno, ma stanno compiendo un atto psicomagico Feng Shui!

Ma c’è ancora di più…

Se analizziamo con il Luo Pan (bussola geomantica cinese) le aree in cui ha lavorato Andrea, scopriamo che ha agito sul punto riflesso della madre e del suo concetto di femminile, e sulla sua idea di crearsi una famiglia (e diventare quindi padre). Perciò, posso dire che Andrea stava compiendo un atto psicomagico per riequilibrare il rapporto con i suoi genitori o, per meglio dire, con le figure genitoriali che lui aveva interiorizzato nella sua infanzia. Il che, di riflesso, avrebbe bilanciato anche il rapporto con i suoi genitori!

Feng Shui riflessologia della casa

Ha impegnato tempo e soldi. Ha preso accordi con altre persone. Ha trovato delle difficoltà di realizzazione ma nonostante questo è riuscito a portare a termine quasi tutti i lavori che aveva programmato. Ha affrontato la difficoltà di organizzare il lavoro e di gestirlo durante lo svolgimento, oltre che impegnarsi nell’attività in prima persona. L’atto psicomagico consiste proprio in questa lotta contro gli ostacoli, e nel vedere di giorno in giorno il suo progetto realizzarsi. Ma c’è ancora un ultimo aspetto da considerare: Andrea ha effettuato questi interventi proprio nel periodo in cui avvenivano grandi cambiamenti nella sua vita.

Ma non tutte le persone agiscono come Andrea.

Alcuni – per fortuna pochi – non modificano i loro spazi, nemmeno durante o dopo i loro cambiamenti interni. Questo significa che la persona cambierà sempre meno, che tenderà sempre di più a rimanere statica e perdere le occasioni della vita. Non c’è rinnovamento, non c’è aggiornamento. Ogni rinnovamento interiore deve essere seguito da un rinnovamento esteriore.

Naturalmente c’è anche l’altra possibilità, quella con cui lavoriamo principalmente nel Feng Shui. Effettuando i cambiamenti, anche quando non se ne sente l’impellente necessità, non se ne ha voglia oppure vi sono delle difficoltà, il loro effetto nella vita viene anticipato e moltiplicato, perché gli ambienti che sono già stati equilibrati trasmettono al nostro organismo l’informazione corretta e permettono quindi l’allineamento interiore!

 

Penso che il mio viaggio nel Feng Shui sia iniziato quando, da piccolo, mi sono chiesto: ma perché le città sono tanto brutte? Possibile che non facciano stare male nessun altro oltre a me? Possibile che nessuno preferisca forme e colori più gradevoli, più morbidi?